Oleg Dolmatov, allenatore del Rostov, ormai avrà le visioni. L'esperto comandante in capo continua infatti a sperimentare formazioni e moduli diversi ma non riesce a tirar fuori la sua squadra da una striscia di prestazioni poco convincenti. Settimana scorsa il viaggio al Cherzikovo di Mosca ha portato un altro passaggio a vuoto per via della Lokomotiv, vincitrice 2-0 nonostante abbia dimostrato di avere poca gamba. E la squadra di Yuriy Semin, tutto tranne che in forma, non ha concesso una sola opportunità alla squadra ospite. Difficile d'altronde fare punti quando non fai gol. E quello del Rostov è uno dei peggiori attacchi del campionato.
L'arrivo del Khimki, detentore del poco ambito titolo di peggior difesa della Premier League russa, offre però la grande occasione di migliorare il dato di 10 reti segnate in 16 partite. Le vittorie interne sono sempre state quest'anno peraltro un affare difficile visto lo score di un solo successo, 4 pareggi e 2 sconfitte all'Arena 2000 Stadium. L'unico successo registrato, con lo Zenit S. Pietroburgo, data aprile addirittura.
Dovesse continuare il trend negativo il posto di Dolmatov sarebbe storia. Qualcosa di straordinario infatti va cercato per risollevare dalla caduta libera una squadra che a inizio stagione era davvero brillante.
Permanentemente all'ultimo posto della graduatoria, il Khimki invece qualche segnale di risveglio lo sta dando. E' troppo presto per dire quante possibilità di evitare la retrocessione ci siano, però la qualità del gioco è certamente cresciuta. La squadra della regione di Mosca ha perso 2-0 ma ha disputato un buon match con la Dynamo Mosca nel turno precedente. Nei primi 45 minuti non è apparsa inferiore alla rivale, mentre nella seconda frazione la differenza si è comunque vista. Il nuovo arrivo Maxim Romashenko è stato schierato dall'inizio in quello che è stato il suo debutto con la nuova maglia, ma il centrocampista bielorusso si è dovuto adattare a giocare a sinistra per coprire una fascia debole. Un altro nuovo arrivo, l'attaccante extra large Denis Popov, è stato invece inserito nel secondo e non ha lasciato una buona impressione dal punto di vista della condizione fisica.
Ogni match è una finale per Konstantin Sarsanya e i suoi e va dato loro atto che approcciano ogni incontro con questo spirito. La verità amara però è che le più grandi motivazioni non rendono un giocatore migliore. La rosa del Khimki è infatti ancora la più scarsa della lega.
H2H
1-1-1
Rostov (4-2-3-1)
Hoteev – Tcherkes, Z'ivanovic, Lengiel, Andjelkovic - Osinov, Kulchiy – Gatskan, Jon-En-Cho, Lebedenko – Akimov
A disposizione: Kuznetcov, Lapin, Slivic, Astafiev, Rozhkov, Zhivanovich, Petrovic
Infortunati: gk Mandrykin 6/0, Ho-En-Cho 12/1
Squalificati:
Allenatore: O. Dolmatov
FC Khimki (4-5-1)
Berezovsky – Nikiforov, Ibragimov, Trivunovich, Golovatenko – Strelcov, Blatniak, Samsonov, Romashenko, Kirillov - Nizamutdinov
A disposizione: Kirakosian, Zinoviev, Zinoviev, Pilipchuk, Jovanovic, Cvetkovic, Kozhanov, Popov
Infortunati: str. A. Antipenko 7/2, mid. I. Maximov 5/1
Squalificati:
Allenatore: K. Sarsanya