
L'aura magica dello
Spartak è svanita con la partenza di Vladimir Bystrov in direzione San Pietroburgo. E' iniziato tutto con una sconfitta 0-3 col Rubin Kazan, è proseguito con un pari 1-1 contro la Dynamo Mosca e ora con un'altra sconfitta in trasferta 1-2 col Saturn. Non c'è ovviamente solo un problema per questa mancanza di risultati, anche se quel che più disturba è proprio la totale mancanza di gioco. Non tanto tempo fa lo Spartak era considerata una delle squadre più valide della Premier League, ora invece soffre parecchio.
Prima del match contro il Saturn Valery
Karpin ha potuto salutare il rientro del laterale di destra dietro Sergey Parshivliuk dalla squalifica così da spedire il centrocampista difensivo Rafael Carioca in panchina. Yevgeniy Makeev, altro elemento fuori forma. ha lasciato il posto a Kudriashov sul fianco destro della difesa, mentre il duo brasiliano Welliton-Alex è stato l'ombra di se stesso.
Martin
Stranzl, responsabile di alcune recenti amnesie difensive, torna dall'infortunio per cercare di risollevarsi i propri compagni di reparto: prende il posto del bielorusso Ryhor
Filipenko. Allo
Spartak mancherà comunque e soprattutto una vera figura di peso dall'altra parte del campo, visto che il top score del torneo
Welliton è squalificato. Non c'è un vero sostituto in avanti e Karpin dovrà utilizzare Nikita
Bazhenov e confidare nella tattica del "mordi e fuggi".
Il
Tom è stato fortunato di trovare il Rubin a questo punto della stagione, quando i campioni in carica probabilmente stanno attraversando il loro primo e unico calo di forma. Dopo il debutto di metà settimana in Champions League la leader è arrivata a Tomsk affaticata e ha dovuto rinunciare a Alejandro Domingues. Dall'altra parte il Tom non avrebbe potuto sopportare una nuova sconfitta come quella rimediata in Cecenia (0-4): Valery
Nepomniashiy ha riavuto a disposizione il capitano Pareiko, così come è stato convocato anche se non utilizzato l'esperto Valery Klimov. Il match è stato un evento nel vero senso della parola, non facile da seguire: il Tom non ha fatto altro che buttare lunghi palloni in giro per il terreno di gioco col gigantesco Artem
Dzyuba quale obbiettivo. I siberiani non sono riusciti a tenere la palla bassa, a girarci attorno, a costruire qualcosa. Non sono riusciti a fare niente.
Per la seconda giornata consecutiva il Tom può ringraziare il fatto di trovare sulla propria strada una formazione di testa non nel momento migliore. L'attaccante macedone Goran
Maznov dovrebbe essere stra-motivato contro il club che anni fa lo portò in Russia.
H2H12-6-0
Spartak Mosca (4-2-3-1)
Dzhanaev- Makeev, Jiranek
, Filipenko, Parshivliuk – Carioca, Covalciuc – Zhano, Alex, Yakovlev – Welliton
A disposizione: Pes’iakov, Sabitov, Dedura, Bazhenov, Boyarintsev, Nizamutdinov, Quincy
Squalificati: str. S. Welliton
Infortunati: mid. I. Saenko 12/1 , mid. C. Maidana 0/0, Ibson 1/0 , def. M. Stranzl 13/1,
Allenatore: V. Karpin
Tom’ Tomsk (4-4-2)
Pareiko – Smirnov, Katinsus, Jokic, Ivanov – Volkov, Michkov, Radoslavlevic, Kharitonov – Maznov, Dzyuba
A disposizione: Poliakov, Stroev, Skobliakov, Diadun, Kirillov, Kiselev, Klimov, Yanatovskiy.
Infortunati: mid. S. Nemeth 7/0
Squalificati:
Allenatore: V. Nepomniashiy